“Questo non è Post-Rock, né Folk acustico, Shoegaze o Progressive; è una musica impossibile da catalogare ma che allo stesso tempo si ispira a tutti questi generi, mescolandoli in un ipnotico viaggio musicale attraverso i pensieri”. Così riporta il foglio di presentazione allegato all’EP d’esordio della one man band olandese Annwfyn, e non nascondo che, pur non essendo un fanatico di tali sonorità, mi aveva abbastanza incuriosito andare a constatare se si fosse trattato del classico proclama roboante o se invece il mastermind Floris, coadiuvato per l’occasione da Arjan alla voce, fosse riuscito a mantenere fede a questa dichiarazione d’intenti abbastanza impegnativa.
Anche se la vagheggiata speranza di trovarsi di fronte a qualcosa di realmente innovativo svanisce nel giro di pochi minuti, “Zicht” riesce a non risultare scialbo o noioso, ma anzi offre una prestazione ed un’esperienza coinvolgente e suggestiva lungo tutta la sua mezz’ora abbondante. I riferimenti alle melodie intrise di malinconia di certi lavori dei Tenhi o degli October Falls (“Sarastus”), ma pure degli Ulver di “Kveldssanger” o degli Opeth di “Damnation”, giusto per citare i primi che mi sono venuti in mente, non mancano, come pure un cantato molto spesso quasi narrativo che in più di qualche frangente mi ha ricordato quanto fatto da Burzum in “Umskiptar”, ma resta il fatto che il progetto Annwfyn è in grado di mettere in ogni brano quel qualcosa di indefinito che consente loro di ritagliarsi un proprio spazio, permettendo allo stesso tempo all’ascoltatore di calarsi perfettamente nell’atmosfera trasognante ed eterea dell’EP. Con la parziale eccezione di “Wyrd”, unico brano che vede un uso abbastanza consistente delle chitarre elettriche, sempre comunque limitate ad un contesto melodico, i restanti brani, tra cui spiccano le ammalianti “Sluimerwereld” e “Weerspiegeling”, scorrono infatti suadenti e intriganti creando un mood avvolgente ed ipnotico grazie ad un’ottima abilità nel coniugare partiture chitarristiche e tappeti tastieristici con una voce soffusa che dona ulteriore colore e calore alle composizioni. A suggello di questo affascinante viaggio onirico e intimistico, “Zicht” può contare su una produzione limpida e ben bilanciata e su uno splendido artwork che cattura perfettamente quanto trasmesso dalla musica, rendendolo un lavoro consigliato non solo ai fan del genere ma anche a tutti i metalhead che non disdegnano di immergersi, di tanto in tanto, in sonorità più calme e riflessive.
BRIEF COMMENT: With its debut EP “Zicht”, Annwfyn creates a dreamy and hypnotic hybrid of acoustic tracks enriched by wonderful Post-Rock, Folk and Prog influences.
Etichetta: Heidens Hart Records
Anno di pubblicazione: 2013
TRACKLIST: 01. Sluimerwereld; 02. Weerspiegeling; 03. Wyrd; 04. Niets; 05. De Bron
Durata: 33:58 min.
Autore: Iconoclasta
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